Quali sono state le notizie più lette nel 2023 dai lettori di SpazioCiclismo? Non necessariamente le più importanti o quelle che rimarranno nella memoria degli appassionati, ma, come ormai da tradizione, andiamo a vedere quali sono state le notizie più lette quest’anno sul nostro portale. Nel conteggio abbiamo tralasciato le nostre dirette, startlist, presentazioni e tabelle, pagine per le quali ne approfittiamo per ringraziarvi del grande seguito che continuate a darci con grande costanza. Fortunatamente, anche quest’anno sono soprattutto le notizie di attualità sportiva a far registrare il maggior interesse, spaziando nell’arco della intera stagione, dalla primavera all’autunno, anche se si nota una maggior presenza di notizie riguardanti il Giro d’Italia 2023.
Giro d’Italia 2023, la Giuria rimprovera i corridori: “Ultimo avvertimento, non togliete il casco quando siete in sella”
Durante la tappa numero 14 del Giro d’Italia 2023, quella che ha portato la carovana da Sierre (Svizzera) a Cassano Magnago, i corridori hanno dovuto nuovamente fare i conti con la pioggia e con il freddo. Soprattutto nella prima metà della giornata, quando sono state affrontate la salita e la discesa del Passo del Sempione, gli atleti hanno avuto il loro daffare nel cercare di coprirsi nel miglior modo possibile, in modo da affrontare le intemperie. Durante la tappa si sono visti alcuni corridori che si sono tolti il casco senza scendere di sella. Questo per poter indossare dei cappellini, prima di rimettere il casco, operazione decisamente veloce, ma per certi versi un po’ pericolosa. Così, a fine giornata, è arrivata la reprimenda dei commissari di gara, che hanno pubblicato un (testuale) “rimprovero e ultimo avvertimento”.
Mondiali Glasgow 2023, ancora polemiche in MTB – Il francese Koretzky, quarto: “Disgustoso, Pidcock ha goduto di un trattamento di favore”
La gara élite di Cross Country del programma di Mountain Bike di Glasgow 2023 è stata molto emozionante. Ma anche il prima e il dopo hanno avuto un notevole carico di tensione, soprattutto a causa della decisione dell’Unione Ciclistica Internazionale, presa proprio alla vigilia della competizione, di spostare più avanti sulla griglia di partenza, dopo una modifica al regolamento, tre corridori “stradisti”, ovvero Mathieu van der Poel, Peter Sagan e, soprattutto, Tom Pidcock. “Soprattutto” quest’ultimo, perché poi il britannico è andato a vincere la gara iridata. Alcuni corridori si erano già fatti sentire prima della corsa, ma il francese Victor Koretzky, quarto classificato dopo una gara tutta in rimonta, non ha nascosto il suo disappunto né sotto lo striscione del traguardo né tantomeno nel dopogara
Giro d’Italia 2023, Geraint Thomas sconfitto da Primoz Roglic: “Almeno mi ha stracciato, per fortuna non ho perso di 1-2 secondi” Geraint Thomas prova a sorridere dopo la cocente sconfitta nella tappa decisiva del Giro d’Italia 2023. Arrivato in Maglia Rosa alla cronoscalata del Monte Lussari, il leader della Ineos Grenadiers resiste all’assalto di Primoz Roglic solamente nel tratto in pianura, poi in salita vede il suo vantaggio fondere come neve al sole. Non basta neanche un salto di catena dello sloveno a tenere a galla l’esperto gallese, che sulle tremende pendenze del nuovo mostro friulano perde la brillantezza dimostrata sino a ieri e deve arrendersi al rivale, capace di infliggergli 40 secondi al traguardo, che probabilmente senza quel problema meccanico sarebbe stato anche un minuto.
Tour de France 2023, Giulio Ciccone spiega: “C’è stato un errore di comunicazione: pensavo di avere 25″ di distacco da Hindley” Giulio Ciccone ha tagliato il traguardo della quinta tappa del Tour de France 2023 visibilmente arrabbiato. Nonostante un ottimo secondo posto alle spalle di Jai Hindley che lo proietta al terzo posto in classifica generale e al secondo nella graduatoria della Maglia a Pois, a nove punti da Felix Gall. Il motivo del disappunto sta nel fatto che il corridore della Lidl-Trek avrebbe voluto dare il suo contributo, collaborando insieme a Jonas Vingegaard per provare a ricucire, ma è stato bloccato dalla sua ammiraglia. L’abruzzese, però, nel dopo tappa ha spiegato che in realtà si è trattato di un malinteso.
Giro d’Italia 2023, Joao Almeida: “Oggi ho perso quattro anni di vita”
Non è stata una tranquilla giornata per velocisti oggi al Giro d’Italia 2023. Sotto una pioggia che non ha praticamente mai abbandonato i corridori, rendendo così le strade decisamente scivolose, sono infatti state numerose le cadute che hanno condizionato la quinta tappa, sin dalle prime fasi di corsa. Le più gravi e importanti tutte nel finale, in cui il consueto nervosismo per la lotta alle posizioni ha fatto aumentare l’andatura, creando tensioni che sono sfociate in due cadute. La prima a sette chilometri dal traguardo, la seconda appena passato lo striscione che indicava i tre chilometri alla conclusione. Senza ovviamente dimenticare quella avvenuta nel corso della volata, che potrebbe essere quella con le conseguenze più gravi vista l’alta velocità.
Ineos Grenadiers, Geraint Thomas: “Nelle ultime settimane mi sono ubriacato 12 sere su 14. Questa normalità mi serve nell’off season” Geraint Thomas si conferma un corridore a sé. Il vincitore del Tour de France 2018, capace da allora di salire altre due volte sul podio della Grande Boucle e una del Giro d’Italia dimostrandosi così fra i più longevi della sua generazione, il gallese ha da sempre un approccio molto rilassato all’inverno, il tutto senza nulla togliere alla sua professionalità nel corso dell’anno, anche se ovviamente a volte gli è risultato più difficile di altre tornare al livello ottimale. Classe 1986, l’ex pistard e specialista del pavé, deve questa sua longevità probabilmente però proprio a questa mentalità, dimostrandosi inoltre anche capace di rinnovarsi nel corso degli anni.
Doping, Johan Bruyneel: “I primi 20, 30, 40, 50 in classifica al Tour facevano uso di EPO”. E su Tom Boonen: “Che garanzia c’è che non si sia dopato?” Johan Bruyneel torna ancora una volta a parlare di doping. L’ex direttore sportivo di Lance Armstrong alla US Postal, che nel 2018 è stato squalificato a vita proprio per le pratiche dopanti che permisero al corridore texano di vincere sette Tour de France consecutivi, è ritornato sull’argomento in un’intervista rilasciata a Het Laatste Nieuws durante la quale, inevitabile si è parlato soprattutto di EPO e dell’uso che se ne faceva in gruppo in quel periodo. Come già fatto in passato, il 58enne belga ha ribadito che non era solo la sua squadra a fare uso di sostanze dopanti in quegli anni ma che era pratica comune a tutti i team e a quasi tutti i corridori, e si è poi posto qualche domanda sul perché Tom Boonen non sia mai risultato positivo al doping, visto il periodo nel quale correva.
Giro d’Italia 2023, Sven Erik Bystrøm è rimasto in gara nonostante la positività: “Se tutti dovessero andarsene per un test positivo non rimarrebbe più nessuno”
La questione Covid-19 sta ormai tenendo banco al Giro d’Italia 2023. Dopo alcune defezioni illustri, da Giulio Ciccone prima della partenza fino al favoritissimo Remco Evenepoel in Maglia Rosa non più tardi di ieri, è tornato d’attualità il dibattito riguardo a cosa sia meglio fare in caso di un test positivo. Ricordiamo che l’abbandono di Remco Evenepoel è stato deciso dal corridore e dalla Soudal-QuickStep a seguito di un tampone effettuato internamente per precauzione, dato che non esiste più alcuna indicazione od obbligo da parte dell’UCI. Diversa è invece la scelta effettuata da Sven Erik Bystrøm.
Jérôme Pineau risponde alle dichiarazioni di Lance Armstrong: “È il più grande bandito della storia del ciclismo, non posso ascoltarlo parlare così”
Le ultime dichiarazioni di Lance Armstrong non sono sicuramente passate inosservate. Negli scorsi giorni, l’ex corridore statunitense era tornato a parlare dei vecchi tempi, affermando che lui e Jan Ullrich erano stati i “migliori di una generazione di merda” e che, assieme a Marco Pantani, erano stati trattati in modo diverso da altri atleti coinvolti in questioni di doping. Dichiarazioni che ovviamente hanno fatto discutere e che hanno scatenato la reazione di un altro ex corridore, il francese Jérôme Pineau, che nel corso del podcast Les Grand Gueules du Sport si è scagliato duramente contro il texano.
Tour de France 2023, Eddy Merckx: “Vingegaard è stato il migliore, ma Pogacar rimane il corridore più completo. Non c’è solo il Tour nel ciclismo” Eddy Merckx dice la sua riguardo al Tour de France 2023. Presente alla partenza della 19esima tappa in occasione della festa nazionale belga, il Cannibale ha dato il suo punto di vista su quella che è stata finora l’edizione 110 del GT transalpino, che vede ormai Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) saldamente in Maglia Gialla. Per cinque volte sul gradino più alto del podio del Tour, il 78enne ha ammesso che il danese è stato il più forte, ritenendo però Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) il corridore più completo, capace di imporsi anche in altri grandi eventi del ciclismo e non solo alla Grande Boucle.